Il laminato è un processo di rivestimento del legno molto simile all’impiallacciato, ma nella sostanza sono completamente diversi.
Il laminato consiste solitamente in una composizione di 3 strati:
- Kraft: strato di carta impregnato di resine fenoliche
- Foglio decorativo: strato sul quale viene riprodotto il motivo che dovrà avere il pannello
- Overlay: strato protettivo di cellulosa impregnato di resina melaminica.
Il laminato permette di realizzare pannelli e superfici simil legno dai prezzi contenuti e semplici da pulire. Per questo motivo viene comunemente usato per la realizzazione di cucine, piani da lavoro, banchi di scuola: a differenza dell’impiallacciato non si corre il rischio che cambi di colorazione o che assorbendo umidità si deformi. E’ particolarmente indicato per arredare zone sottoposte a usura o che necessitano di un alto tasso di igiene.
Tipologie di laminato
Nel mercato dell’arredamento vi sono diverse tipologie di laminato che variano in prezzo, stile e resistenza a seconda del processo produttivo della lamina:
- HPL (High Pressure Laminate): i fogli vengono pressati fortemente e ad alte temperature mediante delle presse piane. Ciò rende il materiale particolarmente robusto e resistente.
- CPL (Continuous Pressure Laminate): il pannello è sottoposto ad una pressione minore rispetto a quella usata per l’HPL ma costante e mediante delle presse a rullo invece che piane.
- CHPL (Continuous High Pressure Laminate): pannello di nuova generazione pressato a rulli ad alta pressione. In questo modo si otterrà un risultato molto simile all’HPL.
Si possono ottenere diverse tipologie anche in base al materiale utilizzato per il foglio decorativo:
- Melaminico: il pannello di legno viene rivestito dal foglio decorativo, il quale viene impregnato da una resina melaminica.
- Polimerico: Al pannello di legno viene applicato uno strato di materiale sintetico che viene stirato ed adattato alla superficie tramite il calore.
Le differenze tra i vari tipi di laminato riguardano generalmente lo spessore dei materiali che ne determianno la durabilità in termini di abrasione, temperatura, umidità e luce. Dal punto di vista relizzativo-estetico il laminato permette di creare tonalità di colore e fantasie che per altri materiali sono impensabili. Lo strato decoritivo permette infatti un’uniformità estetica eccellente.
Manutenzione
Essendo un materiale resistente e duraturo, la pulizia prevede una pulizia semplice e veloce, priva di complicati procedimenti da dover seguire. Sarà sufficiente un panno, meglio se in microfibra, leggermente umido e con l’aggiunta di un po’ di sapone neutro o, per lo sporco più complicato, si potranno usare dei detergenti specifici. Per quanto riguarda le macchie liquide, è sempre meglio rimuoverle prima che si asciughino, onde evitare aloni residui sulla superficie.
Non utilizzare per la pulizia prodotti abrasivi come pagliette metalliche o detersivi aggressivi: in tal modo rischieresti di rovinare la pellicola protettiva o di danneggiare irrimediabilmente la lucentezza del laminato.
Nel caso lo sporco non dovesse andare via, rivolgetevi ad un professionista: saprà sicuramente come comportarsi per non rovinare la superficie.
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